SAN LEONE IX
Si chiamava Brunone ed era cugino dell’imperatore di Germania Corrado II il Salico. Distintosi fin da giovane per intelligenza e pietà; nel 1025, a 23 anni, fu ordinato diacono, ed essendo dotato di solida scienza in tutti i rami delle materie sacre, l’anno seguente fu eletto vescovo di Toul. Con zelo instancabile, per 22 anni egli lavorò alla riforma ecclesiastica visitando le parrocchie, convocando sinodi e ristabilendo la disciplina regolare nei monasteri. Nel dicembre 1048 l’imperatore Enrico III, che si arrogava il diritto di nominare il papa, lo designò alla Sede Apostolica. Ma Brunone, consigliato dal monaco Ildebrando (futuro Gregorio VII), dichiarò che non avrebbe ritenuta valida la sua elezione se non avesse avuto l’unanime consenso del clero e del popolo di Roma. Vi giunse vestito da pellegrino, a piedi scalzi, accolto con ammirazione e accompagnato processionalmente in San Pietro dove fu acclamato pontefice col nome di Leone IX. La Chiesa allora soffriva di gravi mal tra cui la simonia e il concubinato dei chierici; il santo affrontò la situazione con coraggio, viaggiando per l’Italia, la Francia, la Germania, l’Austria e l’Ungheria, convocando concili nelle più importanti città, avviando cambiamenti e facendo scelte coraggiose come quella della scomunica di Michele Cerulario per lo scisma della Chiesa greca. Combatté inoltre l’eresia di Berengario, che negava la presenza reale di Gesù nell’Eucaristia. L’unica impresa infelice di questo grande papa fu la sua spedizione armata contro i Normanni che nell’Italia meridionale stavano rapinando le terre del Patrimonio di San Pietro. Sconfitto e tenuto prigioniero per 9 mesi a Benevento, giunse a Roma in gravi condizioni e il 19 aprile 1054 vi morì. In quel momento, secondo una leggenda, le campane della città si misero a suonare spontaneamente Dopo i funerali, sul suo sepolcro si verificarono oltre 70 guarigioni miracolose. Vittore III nel 1087 ne ratificò la canonizzazione.