“Cosa resterà di noi quando moriremo?” Cronaca del funerale di Armida
Un vecchio proverbio molto caro a mio padre era “Molto meglio essere ricchi di carne che non di roba”. Era un espressione che sottintendeva che avere tanti figli rappresentava una ricchezza che superava ogni altro tipo di ricchezza materiale. Oggi si sono svolti i funerali di Armida Nola, l’ultima “mammina” di San Salvo. Lei è stata mamma di quattro figli biologici e un po’ mamma di tutti quei bambini che ha fatto nascere a San Salvo e in modo particolare per quei figli che sono sopravvissuti alle intenzioni di mamme che li volevano abortire.
Era un incanto vedere al suo funerale, la sua ricca e bellissima famiglia che riusciva a trasmettere, in questo momento di lutto e di distacco dalla loro e nostra amata Armida, la serenità di chi è consapevole che oggi lei è con quel Signore che tanto amava. Un fede forte e decisa che è stata capace di vivere una vita ricca di relazioni vere. Era moglie, mamma, nonna e bisnonna, ostetrica, cofondatrice dell’associazione Vita e Solidarietà Onlus, donna in cammino con il Rinnovamento Nello Spirito, volontaria presso istituti di riposo e ministra straordinaria dell’Eucarestia. Quante volte ha lasciato tutto per andare da chi aveva bisogno con quello stile tutto suo, un mix di fermezza, discrezione e tenerezza.
Sulla copertina del suo libro inedito e donato a pochi intimi “Frammenti di vita di un’ostetrica” sono riportate le frasi che la dicono lunga sulla spiritualità di Armida: “Grazie mamma”, “Grazie papà”, “Lodo il Signore per la vita”, “Amo la vita”, “La vita è bella”, “Ogni vita è sacra”, “Ci sono anch’io”, “Non toccare la vita”, “Ogni vita va vissuta”, “Sono felice di vivere”.
E di questa ne sono state testimonianze dai messaggi letti a conclusione del rito funebre tra cui anche due bellissime pagine del suo libro sulla sua visione sull’ aborto.
“Armida ci ha lasciato, dopo una lunga vita piena di affetti, di lavoro e disponibilità. Per Vita e Solidarietà è sempre stata una presenza preziosa e insostituibile.
È stata una dei soci fondatori dell’Associazione assieme a Don Angelo Papa nel 2000.
Ha sempre sostenuto con suggerimenti e donazioni tutte le attività e i progetti dell’Associazione.
Ha ospitato a casa sua moltissime suore dello Sri Lanka e del Congo intervenute in occasione della Festa dei Padrini nei vari anni.
Noi tutti la ricorderemo con affetto e simpatia e non dimenticheremo mai I suoi insegnamenti e I suoi consigli. Questa mattina Armida è stata ricordata dalle suore nella chiesa di St. Joseph della missione di Lansigama.
Preghiamo tutti per Lei e abbracciamo forte tutta la sua numerosa famiglia.” (Associazione Vita e Solidarietà)
“Queste righe non vogliono avere la pretesa di raccontare mia nonna. Non credo ce ne sia bisogno…Infatti ognuno di voi possiede una testimonianza della sua vita sotto forma di aneddoto o addirittura di figlio.
Queste righe hanno solo un grande desiderio … quello di ringraziare con tutto il mio cuore il Signore. Ti voglio, lodare, per le meraviglie che hai compiuto servendoti di colei, che a molti poteva sembrare una semplice ragazzina. Una bambina che fin dall’infanzia si è innamorata di Te mettendo nelle tue mani la sua vita. E tu, Signore, come il più grande degli artisti, di quella vita, ne hai fatto un capolavoro.
Ti sei servito della suo “piccolo Fiat” per portare speranza, conforto, amicizia, aiuto concreto e vita laddove il buio e la morte volevano prevalere.
Sì signore vita! Ti voglio lodare per tutte le vite che lei ha difeso a spada tratta con amore e dolcezza certo… ma soprattutto con profonda fermezza e convinzione, ridonando a quelle donne l’amore per il frutto che portavano in grembo. Ti voglio davvero lodare per tutta la speranza che ha seminato con parole e gesti, per tutti quei frutti che ancora prof umano il mondo.
Ti ringrazio Signore per la famiglia che la cresciuta … tutta variopinta d’amore di talenti. In particolare, Signore, di ringrazio per Vittorio… questo fratello… il più piccolo ma grande dell’amore.
Ti lodo Signore per marito che le hai messo accanto per la sua sana onestà e bontà, per il suo ricordo che ancora scalda il cuore di tutti.
Ti voglio ringraziare il lodare per la famiglia che le hai donato. Per tutti sacrifici fatti con e per amore. Grazie Signore perché se oggi una cupola d’amore intorno a me è perché quella famiglia, quei figli hanno sempre risposto all’amore di una madre e un padre fino a incarnare nella loro stessa vita tutti quei valori che li hanno nutriti.
Grazie Signore perché una famiglia non è tale da sangue ma perché ogni giorno sceglie di amarsi. Infine Signore ti lodo per il dono più grande che le hai concesso, che coincide con l’eredità più importante che ci lascia la la fede in te. Lo urlerei Gesù. La fede in Te che sei Amore, potenza, dolcezza, mitezza, accoglienza, Misericordia.. tutte qualità che hai impresso come un sigillo nel suo cuore, nella sua vita. Ti lodo anche per tutti suoi difetti perché grazie ad essi ha scoperto la tua misericordia e il tuo amore incondizionato.
Ecco. Questa è l’eredità di cui mi vanto. Ora ti chiedo, Signore, in questo giorno benedetto. per intercessione di quest’anima al tuo cospetto e per l’intercessione della Madonna, suo costante dolcissimo amore, di benedire tutti cuori dei presenti e di donare ad ognuno di noi quella pace e fede che l’hanno accompagnato fino all’ultimo respiro.
Grazie nonna. Viva la VITA sempre. ” (La nipote di Armida Sara)