Novena di Natale : 8° giorno
Partecipazione
Dal vangelo di Luca: (Lc 2, 16-18) Andarono dunque senz’indugio e trovarono Maria e Giuseppe e il bambino, che giaceva nella mangiatoia. E dopo averlo visto, riferirono ciò che del bambino era stato detto loro. Tutti quelli che udirono, si stupirono delle cose che i pastori dicevano.
Molte volte, ascoltando il Vangelo, non prestiamo attenzione alle tante persone che seguivano Gesù per ascoltarlo, o lo attendevano all’entrata delle città. Tutti loro hanno contribuito perché la fama di Gesù si diffondesse così come i suoi insegnamenti.
IMPEGNO: oggi chiedo allo Spirito Santo il desiderio e la possibilità della PARTECIPAZIONE. Proviamoci anche noi. Lasciamo a casa il pregiudizio, combattiamo la pigrizia e accettiamo l’invito a partecipare alle tante iniziative proposte dalla parrocchia, dalla diocesi, dalla nostra città e se proprio non ci è possibile partecipiamo spiritualmente intercedendo con Amore per la conversione dei fratelli.
Mostraci, Signore, la tua Misericordia |
Padre Santo, che per mezzo del Figlio tuo ci hai liberati dal peccato e dalla morte, togli ogni ansia e ogni tristezza dai nostri cuori. – Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Tu che hai promesso al tuo popolo un germoglio di giustizia, conserva pura e santa la tua Chiesa. – Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Tu che in Cristo ci hai dato ogni bene, fa’ che non ci separiamo dalla comunione di amore del tuo Spirito – Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Tu che infondi nel nostro cuore la beata speranza della salvezza, conservaci fedeli e vigilanti fino al giorno del Signore Gesù – Noi Ti preghiamo, mostraci, Signore, la tua Misericordia. Oppressi dal giogo del peccato, aspettiamo da Te, Padre misericordioso, la nostra redenzione; fa’ che la nuova nascita del tuo Figlio ci liberi dalla schiavitù antica. Per Cristo nostro Signore. Amen |
Perché il presepe suscita tanto stupore e ci commuove? Anzitutto perché manifesta la tenerezza di Dio. Lui, il Creatore dell’universo, si abbassa alla nostra piccolezza. Il dono della vita, già misterioso ogni volta per noi, ci affascina ancora di più vedendo che Colui che è nato da Maria è la fonte e il sostegno di ogni vita. In Gesù, il Padre ci ha dato un fratello che viene a cercarci quando siamo disorientati e perdiamo la direzione; un amico fedele che ci sta sempre vicino; ci ha dato il suo Figlio che ci perdona e ci risolleva dal peccato.
Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme. Naturalmente, i Vangeli rimangono sempre la fonte che permette di conoscere e meditare quell’Avvenimento; tuttavia, la sua rappresentazione nel presepe aiuta ad immaginare le scene, stimola gli affetti, invita a sentirsi coinvolti nella storia della salvezza, contemporanei dell’evento che è vivo e attuale nei più diversi contesti storici e culturali.
In modo particolare, fin dall’origine francescana il presepe è un invito a “sentire”, a “toccare” la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione. E così, implicitamente, è un appello a seguirlo sulla via dell’umiltà, della povertà, della spogliazione, che dalla mangiatoia di Betlemme conduce alla Croce. È un appello a incontrarlo e servirlo con misericordia nei fratelli e nelle sorelle più bisognosi (cfr Mt 25,31-46).(dalla lettera Apostolica “Admirabile signum” del Santo Padre Francesco sul significato e il valore del Presepe).
Buon cammino