San Giuseppe: “Lasciamo riposare mamma”
(Riflessione di don Raimondo Artese su san Giuseppe)
È la storia di Giuseppe, l’uomo giusto, è la storia della sua chiamata. Dio interviene nella sua vita in modo drastico, inaspettato: “Maria si trovò incinta per opera dello Spirito Santo”. Giuseppe è innamorato di Maria, non si dà pace, continua a pensare a lei, la prende con sé scegliendo l’amore. Mentre stava considerando queste cose, ecco che in sogno un angelo lo invita a tenere con sé Maria. È l’uomo di fede che vorrebbe sottrarsi al mistero, ma poi ascolta, mette in pratica e fa sua la prima parola con cui da sempre Dio si rivolge all’uomo: non temere. Non temere: la paura, principio di ogni fuga, è il contrario della fede. Giuseppe non ascolta la paura, diventa vero padre di Gesù, si tiene aperto al mistero, ma mostra le nostre stesse resistenze ad aprirci ai progetti che Dio ha su di noi. Giuseppe ha seguito quello che Dio aveva pensato per lui su invito dell’angelo. Anche a noi Dio manda degli Angeli e invia sogni e pro-getti come a Giuseppe: i nostri angeli non hanno ali, sono le persone che condividono con noi pane e amore e che nella loro voce portano il seme della Parola di Dio.