“Signore, insegnami ad amare di quell’amore che sa far fiorire anche il deserto”
Commento al Vangelo di don Raimondo Artese
Gesù non si ferma al “Non odiare i tuoi nemici”, ma va incredibilmente oltre dicendo: «… amate i vostri nemici…».
Quella di oggi è forse la parola più difficile, che ci sia stata data da Gesù, e ci sembra impossibile da realizzare, ma aggiunge anche: «…fate del bene a quelli che vi odiano, benedite …» una delle forme eccessive che Gesù amava utilizzare ma che ha anche attuato nella sua vita quando, sulla croce, ha pregato per i suoi crocifissori.
Nella società di oggi perdonare è segno di debolezza e di vigliaccheria perché, si può parlare di perdono e di pace solo dopo che, chi ha sbagliato, è stato punito o annientato, solo quando la “giustizia” del più forte trionfa. Anche a me e te qualcuno potrà anche odiarci, parlar male, percuoterci la guancia, … ma dobbiamo avere sempre nel cuore la certezza che Dio ci ama, ci benedice e ci riempie di attenzioni perché è il Padre misericordioso.
Ed io mi impegno a non giudicare nessuno? Riesco a fare il primo passo verso chi mi ha offeso?
Signore, insegnami ad amare di quell’amore che sa far fiorire anche il deserto ed amare chi mi odia, amare chi ogni giorno mi ferisce, amare chi mi umilia e fa che non faccia finta, di non vedere e accettare impotente, ma amare come hai fatto e continui a fare Tu. Amen

La Parola del Signore
Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio”. (Lc 6,27-38)