Con Nicoletta ho imparato il valore del “anche se fosse solo per una sola persona”

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Ci dicono sempre che Dio sa contare fino ad uno per dire quanto a Dio importa di ciascuno di noi come se fossimo ciascuno un unico figlio. Grazie a Nicoletta ho avuto il sentore di quanto possiamo essere importanti per Dio come se fossimo proprio quell’uno.

Di sicuro nel cuore porterò il sorriso di Nicoletta tornata alla casa del Padre il 19 settembre 2024, in ogni situazione anche quando il suo corpo le diceva il contrario. Nella foto in copertina Nicoletta è con le sue due amate figlie sue nipoti e nonostante la malattia avanzasse aveva una forza d’animo incredibile.

Al tempo del Covid, insieme a Fabrizio Ciurlia ho iniziato a fare la diretta delle celebrazioni eucaristiche per consentire a chi lo desiderava di vivere anche se solo spiritualmente la messa. Dopo la fine dello stato di emergenza della pandemia, in obbedienza al mio parroco don Beniamino Di Renzo, insieme a Lucia Spalletta, Luigi Piscicelli e ad Eliana Passucci abbiamo continuato a fare la diretta alle messe festive e nelle occasioni particolari della parrocchia,

Nicoletta Forgione quando mi vedeva diceva: “Grazie per quello che fate”. Spesso non poteva partecipare alla messa per via delle cure e del tumore che aveva invaso il suo corpo: grazie alle dirette lei aveva la possibilità di vivere in qualche modo la sua parrocchia e vedere i volti di coloro che appartenevano alla sua comunità parrocchiale.

Da quel grazie ogni volta che iniziavo a offrire quel piccolissimo servizio la mia prima preghiera che solitamente accompagna ogni mia messa era per lei. Nel fare la diretta grazie a lei avevo la piena consapevolezza che quel servizio era soprattutto per i malati e per chi per qualsiasi motivo non poteva partecipare. Non mi sono mai posta il problema se a seguire la messa in diretta potevano 1 o 100. Avevo sempre in mente il volto di Nicoletta e pensavo “Anche se fosse che questa diretta lo vede solo lei (non un entità indefinita ma una persona in carne ed ossa con un nome, un volto e una storia) vale la pena farla”.

Anche Renato, il marito mi chiedeva “Fai la diretta per mia moglie?” La tenerezza e la vicinanza del marito in tutto il tempo della malattia di Nicoletta era ben percepibile anche in questa piccolissima attenzione.

“Tienimi la mano, stiamo insieme” sono le parole degli ultimi tempi che Nicoletta rivolgeva al suo amato Renato.

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