rinnovamento papa francesco

In viaggio con i movimenti e le associazioni della Chiesa Cattolica: Rinnovamento nello Spirito

Ultimo appuntamento con la rubrica sulla bellezza e sulla ricchezza dei movimenti e le associazioni ecclesiali più rappresentativi nati nella Chiesa nell’ultimo secolo, evidenziando alcuni punti salienti degli stessi.

Ogni movimento è una grandissima ricchezza, da ogni punto di vista, purché presente, attivo nella vita parrocchiale e ciascuno promotore della scoperta della dimensione della consapevolezza di essere un tassello di un unico puzzle che prende vita proprio agganciandosi con gli altri tasselli che vanno a dare insieme la figura complessiva del puzzle o anche anche come uno strumento di un’unica orchestra. Un solo musicista non forma un’orchestra.

Ognuno, nessuno escluso, si caratterizza per un carisma particolare e insieme sono come un puzzle che si completano a vicenda. Sono movimenti che sono nati, seppur ispirati da un fondatore/fondatrice, per opera dello Spirito Santo. Essi sono delle grandi occasioni di crescita nella fede autentica e matura purché e non si riduca ad una semplice tessera quanto piuttosto cibandosi dei percorsi formativi proposti dagli stessi, solitamente ogni settimana.

Quattordicesimo e ultimo appuntamento: Rinnovamento nello Spirito.

https://rinnovamento.org

Padre Raniero Cantalamessa ha definito l’esperienza raccontata dai giovani universitari nel 1967 come una esperienza mistica simile a quella degli altri mistici della storia. (https://youtu.be/IHparRKA1V0?si=f4evBkRuSWmgJnsl&t=467)

Vita nello Spirito

Il Rinnovamento nello Spirito propone una prospettiva e atteggiamenti interiori tali da costituire un modo nuovo di essere cristiani e di vivere nella Chiesa, secondo la tradizione propria delle prime comunità cristiane. La consapevolezza dell’identità cristiana e la volontà di viverla in maniera attiva, opzionando la propria vita sul fondamento di Cristo, ha un suo caposaldo nell’abitudine ad ascoltare lo Spirito Santo e a lasciarsi guidare da lui.

Lo Spirito Santo nella vita del cristiano

La preminenza dello Spirito Santo nella vita della Chiesa è un fattore di fondamentale importanza anche nella vita del cristiano. Non si tratta di un’impostazione solo teorica o volontaristica, dipendente esclusivamente dalla decisione del singolo: è sempre lo Spirito Santo che ci previene gratuitamente. Questo è quanto intendiamo dire con la parola esperienza: il cristiano, in forza della sua consacrazione battesimale alla SS. Trinità, viene accolto in un rapporto personale con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. Ma questo non verrà sperimentato finché non ci sarà un incontro vero e autentico con Gesù Signore e Salvatore. È in questo passaggio, nell’esperienza dell’incontro con il Signore vivo, che troviamo il cuore del Rinnovamento. Ed è direttamente lo Spirito Santo ad assumere la guida del cristiano verso la santità, cioè la sua conformazione a Cristo nel triplice munus: sacerdotale, profetico e regale.

L’uomo nuovo

Nel cammino del Rinnovamento si mette in evidenza la centralità della conversione e del discepolato.

La conversione è il punto di partenza, ma resta presente nella vita del cristiano come atteggiamento permanente. La preparazione dei fratelli nuovi è scandita attraverso le tappe del seminario di preparazione alla Preghiera di effusione dello Spirito. Tale punto di partenza prevede poi una continua revisione di vita, a partire dalla Parola di Dio, dalla frequenza ai Sacramenti, dalla vita fraterna e dalla testimonianza. In tale prospettiva, tutte le attività all’interno dei gruppi (incontri, ritiri, settimane di spiritualità e di crescita, gli stessi eventi regionali e nazionali) costituiscono una forma di discepolato.

La storia del RnS 
Il Rinnovamento carismatico cattolico nasce nel gennaio 1967, negli Stati Uniti d’America, grazie all’incontro di alcuni giovani universitari cattolici con il mondo pentecostale. Da qui, come un fuoco divampante, il Rinnovamento carismatico si è rapidamente diffuso nella Chiesa cattolica, incontrando il favore della Conferenza episcopale americana. Nel 1971, a poca distanza da quanto era accaduto in America, si sviluppa in Italia la grande corrente spirituale nota con il nome di Rinnovamento carismatico cattolico. Quasi immediatamente, l’esperienza italiana venne denominata “Rinnovamento nello Spirito Santo”, come effetto della prima riflessione teologica e della mediazione culturale che gli iniziatori del Movimento ebbero a compiere, in Italia, per attestarne l’identità cattolica. Era l’aprile del 1977.Il nome Rinnovamento nello Spirito Santo – che anche il cardinale Suenens auspicava fosse fatto proprio da tutto il movimento carismatico – è tratto dalla lettera di San Paolo a Tito, nella quale l’apostolo afferma che siamo salvati «mediante un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento nello Spirito Santo» (Tt 3, 5). La caratteristica inconfondibile dell’espressione adottata è quella di polarizzare l’attenzione sullo Spirito Santo e non sui carismi, sul donatore e non sui doni: in tal modo risulta evidente che nessuno può convenientemente dirsi carismatico se non in riferimento alla Chiesa, perché essa è carismatica.Il Rinnovamento è diffuso oggi in circa 204 Paesi dei cinque continenti e ha toccato la vita e l’esperienza spirituale di oltre cento milioni di cattolici, assumendo nelle varie nazioni stili, forme di vita e stati giuridici diversi fra loro anche se, in definitiva, riconducibili all’unica comune scaturigine. Le origini del Rinnovamento carismatico in ItaliaStoricamente il primo gruppo di Rinnovamento in Italia nasce in Emilia Romagna, in San Mauro Pascoli, a opera di padre Valeriano Gaudet, seguito a ruota da una serie di gruppi storici che si localizzarono a Roma, in special modo alla Pontificia Università Gregoriana, e prestissimo in molte città italiane. L’opera di diffusione dell’esperienza avvenne in modo spontaneo e rapidissimo e fu supportata quasi immediatamente dalla riflessione teologico-pastorale di eminenti teologi quali padre Domenico Grasso sj, padre Tommaso Beck sj, padre Francis Sullivan sj, padre Raniero Cantalamessa ofm capp, padre Augusto Drago ofm, padre Robert Faricy sj, padre Mario Panciera scj, padre Antonio Baruffo sj, padre Giuseppe Bentivegna Sj, padre Francesco Cultrera sj, Salvatore Cultrera. Oltre a questo va ricordata l’instancabile opera di evangelizzazione e diffusione della grazia del Rinnovamento operata da don Dino Foglio, padre natale Merelli, padre Matteo La Grua, padre Serafino Falvo e tanti altri sacerdoti e laici che accolsero la grazia di una rinnovata effusione dello Spirito Santo.Per raccordare le tante esperienze sorte sul territorio e organizzare un evento annuale che vedesse la partecipazione dei gruppi del RnS della penisola, nacque il primo Comitato Nazionale di Servizio, eletto nel 1977 e presieduto da don Dino Foglio,che ricoprì l’incarico di Coordinatore nazionale fino al 1997. La prima Convocazione Nazionale di tutti i gruppi e le comunità del RnS si tenne a Rimini nel 1978, ma fu preceduta, nel 1977, da due precongressi interregionali: il primo a Milano Marittima, dove confluirono principalmente i gruppi e le comunità del centro-Nord, il secondo a Salerno, con i gruppi e le comunità del centro-Sud.

A servizio della Chiesa

Lo Spirito Santo è comunione e fa la comunione. Per questa ragione, le persone che per la prima volta si coinvolgono nel RnS entrano in un gruppo ecclesiale creativamente inserito nel tessuto della Chiesa locale, senza settarismi. Nel gruppo, infatti, s’impara a scoprire i propri carismi e a esercitarli in forme ministeriali, a operare in modo attivo e responsabile, ad assumere spontaneamente il proprio ruolo nelle varie attività, a mettersi a disposizione del parroco; ma anche a non disertare le responsabilità civili, a vivere la comunione gerarchica nella realtà del gruppo e nella Chiesa, a rispondere coraggiosamente all’appello missionario del proprio ambiente.

Anche in questo caso, i punti di riferimento sono i documenti conciliari che presentano la Chiesa sacramentale e carismatica, gerarchica e comunionale, ministeriale e missionaria.

Per questa ragione, il Rinnovamento nello Spirito viene regolarmente annoverato tra i movimenti laicali che partecipano dell’ecclesialità, secondo quella sintesi inerente l’identità e il ruolo dei laici che è rappresentata dalla Christifideles laici e dai criteri di ecclesialità ivi espressi.

La Parola di Dio e l’Eucaristia

Ogni comunità cristiana nasce, cresce e matura attorno alla Parola di Dio e all’Eucaristia, che «è il centro e il culmine di tutta la vita della comunità cristiana» (Christus Dominus, 330/657). Perciò, nei gruppi/comunità del RnS la Parola di Dio ha un valore prioritario: tutti sono invitati ad avere la Bibbia e a servirsene ogni giorno come alimento spirituale e guida nella preghiera. I gruppi/comunità che ne hanno la possibilità pongono al centro dei loro incontri la Celebrazione eucaristica, con frequenti momenti di adorazione comunitaria. Grazie a questo amore per l’Eucaristia, molti membri del Rinnovamento decidono di partecipare quotidianamente alla celebrazione della Santa Messa.

La riscoperta di una cristianità operante

Uno degli obiettivi principali della formazione nel RnS è portare ciascun membro a prendere coscienza della propria identità cristiana e a viverla in modo responsabile e fattivo, operando nella comunità secondo i doni e i carismi che gli sono stati donati. L’opzione fondamentale per Cristo, l’abitudine all’ascolto dello Spirito Santo e a lasciarsi guidare da lui – unitamente alla coscienza della propria identità cristiana e dei propri carismi – costituiscono i punti di forza per ogni scelta vocazionale. In realtà, nei nostri gruppi/comunità vediamo sbocciare molte vocazioni, intendendo con questo termine tutte quelle ecclesiali, dai ministeri di fatto a quelli istituiti, a quelli ordinati. Inoltre, sia a livello dei singoli che a livello delle famiglie, si registra una crescita dell’anelito alla vita comunitaria, con differenti forme d’impegno.

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