Come esattamente 22 anni fa un anniversario che ricade nella stessa festa liturgica del 19 maggio 2002: Pentecoste
Domenica 19 maggio 2002: avevamo scelto questa data senza sapere che quel giorno Santa Madre Chiesa celebrava la solennità della Pentecoste. Solo pochi giorni prima del matrimonio, nel momento in cui andammo da don Piero Santoro (attuale vescovo emerito, sacerdote che ha celebrato la messa per il nostro matrimonio) a firmare dei documenti, proprio lui ci disse di questa bellissima e inaspettata Diocidenza. Per me e Stefano, che ci siamo incontrati all’interno del cammino ecclesiale del Rinnovamento nello Spirito aveva un significato molto particolare.
Dopo 22 anni di matrimonio possiamo testimoniare di quanto la perseveranza nel camminare all’interno dello stesso gruppo insieme abbia fatto bene alla nostra vita di coppia. Appena sposati anche se stavamo con la mia famiglia di origine a fare i salumi proprio nel giorno e nell’ora della preghiera, nonostante i borbottamenti dei miei genitori, in quell’ora lasciavamo il lavoro, andavamo alla preghiera, e appena finita tornavamo a fare ciò che stavamo facendo.
Quanti sabati stavamo a turno nella condizione: “non mi sento, non ho voglia, c’è questa cosa che sta andando storto, devo fare quest’altra cosa .. e non vado.. abbiamo litigato e non ne voglio sapere né di te e né di andare alla preghiera.” e l’altro, con una parola, un gesto,… diventava l’input per partecipare il sabato pomeriggio alla preghiera comunitaria nonostante il “Non voglio …”. E poi usciti dalla preghiera ci accorciavamo di quanto questa ci avesse fatto bene e divenuta come una vera medicina.
Come succede nella vita di tutti abbiamo vissuto gioie e dolori e soprattutto in questi ultimi abbiamo avuto sempre fratelli e sorelle di cammino vicini. Nel tempo del dolore, nei tre anni in cui vennero a mancare mio padre, mia madre e mio fratello, sentivo sulla mia pelle il gruppo che pregava per me. C’era qualcosa che andava oltre l’umanità e che è stata la fonte della mia forza. Non c’era bisogno neanche che mi telefonassero o che venissero a trovarmi. Lì ho vissuto sulla mia pelle i valore e l’importanza della preghiera di intercessione: quanto bene fa il pregare l’uno per l’altro. Molti fratelli non ci sono più o perché saliti in cielo o per motivi di salute o perché si sono allontanati dal gruppo. Ma tutti sono nel mio cuore e anche durante il sabato continuiamo a pregare per ciascuno di loro.
Il cammino nel Rinnovamento nello Spirito, ponendoci nell’ottica che Dio è importante per la nostra vita, ha aiutato ciascuno di noi a imparare a cercare di rimetterci sempre in discussione, a smussare incomprensioni, difetti …a cercare di metterci in ascolto l’uno dell’altro e nell’aiuto reciproco nel diventare persone migliori e crescere umanamente e spiritualmente non possiamo che ringraziare Dio per questi 22 anni di matrimonio.