Una carrozzella ha accompagnato il mio ultimo campo in reparto
Immersi nel verde gli scout del San Salvo 1
(Alessia Menna) È di qualche giorno fa l’ultima avventura del nostro gruppo scout San Salvo 1 a Pizzoferrato, un paesino di 970 abitanti della provincia di Chieti in Abruzzo. Io sono Alessia Menna e oggi vi racconterò la mia esperienza in questo campo.
Riavvolgendo il nastro i giorni compresi dal 30 luglio fino al 6 agosto sono stati molto importanti per noi scout perchè abbiamo partecipato al campo estivo, memorabile esperienza che ha improbato il nostro percorso tra gare, montaggio tende e lunghe passeggiate in compagnia del suggestivo panorama.
Indimenticabili sono sicuramente i “fuochi di bivacco” organizzati a turno dalle squadriglie dove ognuno ha potuto esprimere se stesso collaborando alla buona riuscita di scenette, canzoni e giochi. Questo perché, come usiamo dire noi scout, “nessun odore batte il profumo del fuoco” da quando parte la solita canzone di inizio: “Il fuoco degli esploratori” a quando terminano le attività serali tutto il Reparto è coinvolto in un vortice di emozioni indescrivibili a parole.
Se siamo in montagna non possiamo non riconoscere che nel cielo le stelle , senza inquinamento luminoso, brillano al massimo ed è proprio questo che le varie sere durante le veglie alla Luna e agli astri celesti noi scout contemplavamo accompagnati dalla leggera musica di una chitarra o dalla magnificenza del silenzio.
Carichi di energia sono stati i tornei dove il Reparto si è fronteggiato in vari giochi tra i quali Roverino e Palla scout, io sfortunatamente sono caduta rompendomi la caviglia momento tragico che però mi ha offerto un nuovo modo per vedere le cose, ho potuto riflettere sul disagio di chi vive in carrozzina, sperimentare in prima persona l’incomodo delle lunghe file negli ospedali ma anche apprezzare la buona volontà che i nostri capi reparto impiegano ogni giorno affinché noi ragazzi riusciamo a vivere un campo sereno e felice.
Inizialmente avevo paura, poi però sono stata aiutata dai capi e dai miei amici e il coraggio è tornato così sono riuscita a trascorrere bene il mio ultimo campo di Reparto facendo anche l’Hike momento importantissimo per i passanti al noviziato come me.
Da qui ho imparato la verità di una frase detta per l’appunto nel film delle 5 Leggende, tema del campo ,ovvero che la paura può farti prigioniero ma il coraggio può renderti libero.
Altri momenti da ricordare sono stati la gara di cucina dove ogni squadriglia si è fronteggiata per preparare piatti buoni e particolari con tanto di scenetta compresa, attimi che oltre ad essere divertenti aumentano il gioco di squadra.
Merita di essere citato anche il pomeriggio trascorso al lago più limpido che noi scout avessimo mai visto seguito da canti e giocate con il pallone per riscaldarsi.
Sicuramente non scorderò mai la mia ultima missione momento nel quale divisi per squadriglia abbiamo dovuto chiedere ospitalità agli abitanti dei paesini in cambio di servizi. Io e la mia squadriglia siamo state mandate a Quadri piccolo paesino con gente di cuore, subito dopo essere state accolte con gentilezza dalla gente del posto un signore ci ha ospitato e offerto tante prelibatezze in cambio dovevamo lavare dei piatti e lasciare il posto migliore di come lo avevamo trovato.
Importanti sono stati anche i momenti di fede dove il nostro Reparto accompagnato dalla guida spirituale Don Raimondo ha potuto riflettere e lodare il Signore per le bellezze e il creato.
L’ultima sera per celebrare la fine del campo i nostri capi reparto hanno organizzato una fiesta, portato la pizza e messo la musica. Io ero preoccupata perchè pensavo che avrei passato la serata in disparte ,per mia fortuna nonostante le difficoltà iniziali anche io ho cantato e mi sono divertita .
Il giorno dopo il tutto si è concluso con la giornata genitori nella quale dopo l’ammaina campo e lo smontaggio tende il nostro Reparto ha finalmente risalutato i propri genitori festeggiando in comunità.