Testimonianze sulla Divina Provvidenza per parlare dell’episodio della moltiplicazione dei pani e dei pesci
La fede passa per la Parola di Dio si incarna nella nostra storia e potrebbe essere una cosa buona tendere a trasmettere ai ragazzi proprio questo.
Proseguendo il racconto della vita di Gesù, vero Dio e vero uomo, e soffermandosi sui Vangeli che raccontano i suoi aspetti umani, tema dell’incontro di Camminiamo con Gioia di venerdì 17 ottobre è stata l’episodio del miracolo della Moltiplicazione dei pani e dei pesci raccontato dal Vangelo di Gv 6,1-15.
Abbiamo invitato i ragazzi a immedesimarsi in quello scenario: avete mai partecipato a un concerto? Immaginate che Gesù sia venuto a parlare a quella folla e che a un certo punto si sia fatto tardi e Gesù si pone il problema che è arrivata ora di cena. Come sfamare tutta quella gente. Chiede ai suoi apostoli ma loro non vedevano soluzioni se non quella di rimandarli presto a casa. In quello scenario c’è un ragazzo come voi che ha 5 pani e due pesci. Un ragazzo come voi che con generosità mette a disposizione quel poco che ha. E da quel poco Gesù fa meraviglie. Probabilmente poteva far arrivare una manna dal cielo come con Mosè invece sceglie di partire dal nostro poco. È come se vuole fare tutto insieme a noi anche se è poco. Lui che ha vissuto fino in fondo l’umanità forse ha scoperto quanta bellezza ci può essere nella collaborazione.
Probabilmente questo miracolo ha ispirato quell’antichissima espressione: “Dio provvede”. Sapete che cosa significa la parola provvidenza? Per la maggior parte dei ragazzi era questa era una parola sconosciuta.
Per spiegare il significato abbiamo testimoniato momenti della nostra vita in cui abbiamo sperimentato la Provvidenza. Maria Grazia ha raccontato un episodio che ci ha fatto pensare proprio all’episodio del Vangelo. Una delle tante volte che aveva dovuto ricoverare il figlio in ospedale e per cena si erano comprati delle pizze ma poi quando stavano per mangiare era sopraggiunta in tarda serata una coppia che non aveva avuto neanche il tempo di comprare niente per cena. Il quel momento avevano sentito la necessità di condividere quel poco che avevano con loro. Maria ha raccontato di quanto spesso la mamma usasse questa espressione quando in casa non c’era neanche un soldo per andare a comprare il pane, un alimento che una volta non mancava mai in tavola ed era comunque il più economico. Il papà riusciva a trovare solo lavori saltuari e vivevano dei frutti di un piccolo appezzamento di terreno che avevano. Ha raccontato poi due episodi. Il padre confidava così tanto nella divina provvidenza che si era andato a indebitare per comprare un trattore avvisando la moglie solo a cose fatte. Il fratello doveva andare a fare l’esame di stato a Vasto e in casa quel giorno gli unici soldi che c’erano erano quelli che ci regalavano i nonni e mettevamo in un piccolo salvadanaio di coccio. Per non rompere quel salvadanaio, ne estrapolò gli spiccioli che gli servivano con un uncinetto.
Come attività abbiamo fatto scrivere su dei portachiavi da appendere allo zaino delle frasi di Carlo Acutis. Ognuno sceglieva la frase che più lo colpiva.
Le testimonianze aiutano tutti ad entrare
Vangelo (Gv 6,1-15 ) – Dopo questi fatti, Gesù passò all’altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberìade, e lo seguiva una grande folla, perché vedeva i segni che compiva sugli infermi. Gesù salì sul monte e là si pose a sedere con i suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la festa dei Giudei. Allora Gesù, alzati gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui e disse a Filippo: «Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare?». Diceva così per metterlo alla prova; egli infatti sapeva quello che stava per compiere. Gli rispose Filippo: «Duecento denari di pane non sono sufficienti neppure perché ognuno possa riceverne un pezzo». Gli disse allora uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci; ma che cos’è questo per tanta gente?». Rispose Gesù: «Fateli sedere». C’era molta erba in quel luogo. Si misero dunque a sedere ed erano circa cinquemila uomini. Allora Gesù prese i pani e, dopo aver reso grazie, li diede a quelli che erano seduti, e lo stesso fece dei pesci, quanto ne volevano. E quando furono saziati, disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati, perché nulla vada perduto». Li raccolsero e riempirono dodici canestri con i pezzi dei cinque pani d’orzo, avanzati a coloro che avevano mangiato. Allora la gente, visto il segno che egli aveva compiuto, diceva: «Questi è davvero il profeta, colui che viene nel mondo!». Ma Gesù, sapendo che venivano a prenderlo per farlo re, si ritirò di nuovo sul monte, lui da solo.