“Il cuore non può che gioire, all’inizio del nuovo anno, nel contemplare Maria, Tua e nostra Madre”
Commento al Vangelo di don Raimondo Artese
La Chiesa ci fa celebrare la solennità di Maria, Madre di Dio e la giornata mondiale della pace, in questo primo giorno del nuovo anno. Questa ricorrenza, in ogni capodanno, assume un significato particolare, in quanto affidiamo il cammino temporale della nostra vita e della nostra storia a Maria la Madre di Dio e Madre nostra.
Il vangelo ci narra un episodio della vita di una famiglia, ma l’ambientazione è anomalo:
- una famiglia emarginata, eppure il bambino è Dio;
- la giovane l’ha concepito e partorito nella verginità;
- dei pastori che arrivano alla grotta pieni di gioia;
- tutti si stupiscono di quello che vedono ed ascoltano.
Spesso i silenzi dicono più di tante parole, perché chi ascolta davvero è pronto ad aprire il cuore, come Maria che custodisce paure, attese e speranze ed è capace di dare il giusto senso, a ciò che accade, perché sa custodire ciò che ascolta e medita con fede ciò che vede.
Gesù è il Signore della tua vita?
Cerchiamo allora di approfondire la nostra fede e la nostra devozione a Maria, Madre di Dio e nostra, eliminando ogni traccia di sentimentalismo. Cerchiamo di trasmettere a chi ci sta accanto, in modo particolare ai giovani, che si tratta di una fede che rispondente alle aspirazioni più profonde dello spirito umano, ma che richiede impegno e molto coraggio ad accoglierlo e viverlo.
Maria, la madre di Dio, è per me, un’immagine da adorare o un modello da imitare? Riesco ad ascoltare e meditare? Come Maria, personalmente e in famiglia, sono pronto a vivere e a trasmettere la speranza?
Signore, il cuore non può che gioire, all’inizio del nuovo anno, nel contemplare Maria, Tua e nostra Madre, splendente e purissima; rendimi capace di camminare, sulla via del Vangelo della pace, e fa che riesca a condividerlo con tutti coloro che metti sul mio cammino. Amen