“Se bruci per Amore, sarai fecondo nel vivere le relazioni!”

(Commento al Vangelo di don Gianmarco Medoro) – RELAZIONI RI-SORTE

Gesù è a Gerusalemme. È vicina la sua Passione. Ha davanti a sè stesso il dono totale della sua Vita al Padre per la salvezza degli uomini.

Dopo aver cacciato i venditori nel tempio, aver liberato la casa del Padre dalla logica della vendita e del commercio e annunciato nella parabola dei vignaioli omicidi la sua morte, Gesù dialoga con i sadducei, gli aristocratici della società, grandi proprietari terrieri e categoria che non accetta la risurrezione dalla morte (forse perchè troppo concentrati sul materialismo).

Gesù viene a dialogare con quella parte di te che vede solo il proprio interesse, pronta a sacrificare anche la dignità delle persone pur di garantire il proprio successo e la propria soddisfazione.

E i Sadducei pongono a Gesù il caso di sette fratelli che muoiono senza dare vita, incapaci di generare. Colpisce un particolare del Vangelo: questi sette fratelli presero la donna in moglie.
Il verbo prendere , presente ben 5 volte nella pericope, indica la loro visione utilitaristica della relazione con questa donna. Infatti il matrimonio diviene un mezzo per perpetuare se stessi e conservare, nella mentalità dell’epoca, il patrimonio, i beni materiali, il prestigio. Sono i legami che intessiamo per interesse, per conservare “in eterno” noi stessi, le nostre idee consolidate, le nostre fragili sicurezze.

Davanti a questa logica di autoaffermazione Gesù risponde con l’immagine del roveto ardente. È la sua stessa vita che sulla Croce brucerà d’amore per l’umanità ma senza consumarsi perchè chiamata a risurrezione.

Davanti a questo mistero del roveto che arde senza consumarsi possiamo solo entrarvi con i piedi nudi, privi di ogni umane sicurezze e sentire risuonare parole di liberazione dalle nostre schiavitù, quelle molte risurrezioni che possiamo sperimentare nella vita presente.
Nell’immagine del roveto viene fuori il volto più autentico di Dio, il Dio in relazione con gli uomini, il Dio che fa alleanza:

“Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”.
Se bruci per Amore, se più che accaparrarti il Mistero lo accogli con rispetto e venerazione, se fuggi la logica di possesso e compravendita allora sarai fecondo nel vivere le relazioni!

In cosa sono sadducceo, ovvero attaccato alle cose materiali e perciò non pienamente consapevole della Risurrezione?

Da quali possessi devo liberarmi?

Quale immagine ho di Dio? Il Dio della morte o il Dio dell’alleanza?

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