“La felicità non risiede nell’ultimo modello iPhone o in un paio di scarpe ma nell’amore” parlano i giovani sansalvesi
Ecco le testimonianze di giovani sansalvesi alla “Giornata Diocesana Giovani”
Un intero pomeriggio organizzato con cura dalla Pastorale giovanile è stato dedicato ai giovani di tutte le parrocchie della diocesi Chieti Vasto e che papa Francesco, nella Giornata mondiale gioventù 2019, ha definito come “l’adesso di Dio”. L’incontro si è tenuto sabato 13 aprile presso l’Oratorio Don Bosco in via San Domenico Savio a Vasto. Ad accompagnare i giovani sansalvesi all’incontro è stato il presidente dell’Azione Cattolica della parrocchia di San Nicola Mario Tilli che ha così commentato l’incontro:
“E’ stato bello condividere questa giornata con i ragazzi, e sono contento che abbiano sfruttato l’occasione di ascoltare nuove voci e nuove storie di persone che ogni giorno nella loro vita hanno scelto di impegnarsi per lasciare un mondo migliore di quello che hanno trovato. Sono state storie diverse, ma con un unico tratto in comune: la scelta di amare, sapendo a loro volta di essere amati di un amore più grande, più profondo, capace di donarsi completamente fino a dare la propria vita in croce.
C’è sempre il bisogno di compiere scelte, mai come in questo momento: i tanti giovani che hanno scelto di passare un pomeriggio come questo, hanno dato una forte testimonianza di come l’oggi non è solo di chi pensa e agisce con opportunismo, di chi pensa prima a se’ stesso e poi, forse, agli altri, di chi cerca la felicità nel benessere e nel piacere del momento. Oggi ci sono anche giovani che scelgono di intraprendere una strada diversa, la strada dell’Amore, facendosi prossimi con lo stile del buon samaritano.
Ringrazio tutte le persone che si sono impegnate con passione per la riuscita di questa bellissima GMG diocesana presso l’oratorio dei Salesiani Don Bosco a Vasto.” (Mario Tilli)
Di seguito le testimonianze dei ragazzi sansalvesi che hanno partecipato all’incontro:
Di questo pomeriggio mi è piaciuto che abbiamo potuto scegliere in quali gruppi stare. Nel primo gruppo con i carcerati ho capito che purtroppo a volte chi ha tutto si sente solo è a volte fa degli sbagli, invece chi non ha niente ha tutto e attraverso la conversione ed il perdono riesce a risollevarsi. Invece nel secondo gruppo ho capito che per sentirsi amati veramente si deve amare in primis se stessi, poi la famiglia, gli amici e cosa più importante le persone disabili perché ci fanno capire quanto dobbiamo essere grati al Signore per il semplice fatto che possiamo stare sulle nostre gambe e di quanto siamo belli anche se a volte non c’è ne accorgiamo ( in primis io). Poi nel terzo ed ultimo gruppo ho imparato che anche se ci troviamo in mezzo ad una guerra con il Signore e le persone giuste al nostro fianco possiamo comunque vivere delle belle esperienze. (Giacomo)
“A volte cerchiamo risposte nei posti sbagliati. Le cerchiamo a lungo senza accorgerci che, in fin dei conti, possono bastare anche poche ore. Durante le nostre giornate siamo totalmente immersi nei nostri impegni e nei nostri problemi, a tal punto da perdere la cognizione del tempo e non solo. Siamo continuamente bombardati da nuovi stimoli e questo, alle volte, ci porta a dimenticare ciò che abbiamo di più caro. Ho sempre avuto paura della superficialità: va dosata nel modo giusto affinché non diventi una malattia. La superficialità copre gli occhi e chiude la mente, ti fa sentire leggero, ma non te stesso. Oggi sono riuscita a ritrovare il lato profondo delle cose che con il tempo stavo perdendo. Non serve molto. Basta solo ascoltare e farsi ascoltare. Ero circondata da tanti ragazzi come me, ma anche da persone adulte dalle quali ciascuno di noi aveva solo da imparare. Probabilmente molti miei amici non capiranno perché io oggi abbia scelto di trascorrere il mio sabato pomeriggio in questo modo. L’idea di fare shopping mi intrigava molto, ma sapevo che, vedere attorno a me, anche se per poco tempo, tanti volti sorridenti ed emozionati uniti sotto lo stesso Amore, un Amore vero e senza fine, non avrebbe retto il confronto. (Serena)
Ci sono eventi che anche solo viverli ti fa crescere un po’. Quello di oggi è uno di quei giorni. L’ essere andati, l’aver risposto alla chiamata di Padre Bruno, il susseguirsi delle testimonianze: parole che segnano perché vere perché vissute. Noi giovani parliamo spesso di felicità e libertà, questa sera abbiamo scoperto che la felicità del donarsi, del farsi vicino a chi ne ha bisogno, del vedere negli occhi di chi riceve la gioia di non essere solo. È una felicità contro corrente quella che ci hanno raccontato oggi perché’ non nasce dalla libertà di fare ciò che ci piace, ma è la gioia vera di chi liberamente ha scelto di amare, di dire sì come Maria. Sogno di riuscire a dire il anche il mio fiat ad progetto di vita che mi renda felicemente libera nell’ Amore (Roberta Maria)
Oggi siamo stati alla scoperta dell’amore visto come servizio amorevole nei confronti del prossimo; la storia di un ragazzo, che come tutti gli adolescenti non si cura delle persone meno fortunate, anzi, preferisce prendersi gioco di loro, fino a quando con un piccolo gesto, semplice e unico, capisce che la sua vita diventa migliore se la metti al servizio del prossimo; un ‘amore che ha come scopo la nostra felicità. Abbiamo affrontato tematiche sulla figura della donna; una donna che nel ventunesimo secolo è ancora messa a paragone dell’uomo, una donna soggetta a limitazioni soprattutto nell’ambito lavorativo. Una giornata passata all’insegna della conoscenza e alla scoperta di realtà presenti nel nostro territorio… Un invito a tutti di mettersi al servizio del prossimo, perché per essere santi bisogna essere felici. (Francesca)
Penso che tutti, almeno una volta nella vita, debbano provare l’esperienza di una GMG. Nel mio caso, non ho avuto la fortuna di partecipare a quella di quest’anno, che si è svolta a Panama e, proprio per rimediare, ho voluto assolutamente essere presente oggi. Essere riuniti tutti insieme, in quell’oratorio, per molti poteva essere inutile o addirittura stupido. Invece, io dico che ciò che mi ha dato questa giornata è stato UNICO. Le emozioni provate vedendo tutti noi giovani, provenienti da ogni parrocchia della nostra diocesi, riuniti a Vasto a parlare dello stesso amore, della stessa perseveranza, ma soprattutto dello stesso Dio, sono state stupende. Oggi ho potuto incontrare ragazzi, ma anche adulti, in grado di farmi capire quanto sia importante stare riuniti, per professare la nostra fede. Veniamo tutti da realtà diverse, questo è vero, ma è come se fossimo collegati da un filo invisibile che ci fa amare tra noi. Ogni volta che partecipo ad eventi di questo tipo, rimango sorpresa da quanto sia bello, sia divertirsi ballando e cantando insieme, ma anche provare a fare dei momenti di riflessione e di preghiera. Tramite gli stand, abbiamo capito la meraviglia della carità e dell’altruismo, ma anche la bellezza della famiglia e dell’amore, che possiamo ricevere, ma soprattutto donare. Insomma, credo che sia stata per tutti un’esperienza stupenda che, anche se durata solo poche ore, ci ha saputo dare tanto, facendoci riflettere, ma soprattutto aprendoci gli occhi su ciò che possiamo e dobbiamo fare nella nostra vita per raggiungere la vera felicità. (Alice)
Quella di sabato 13 aprile è stata un’altra delle tante esperienze che mi ha arricchita sia dal punto di vista personale sia per quanto riguarda la mia fede. Abbiamo ascoltato testimonianze davvero toccanti ed interessanti che mi hanno fatto riflettere su quella che sono, su quanto sono fortunata ad avere una casa, una famiglia presente, degli amici al mio fianco. E mi rendo conto che non mi manca praticamente nulla perché la felicità non risiede nell’ultimo modello iPhone o in un paio di scarpe ma nell’amore, quell’amore che dovremmo donare e mettere al servizio di chi è meno fortunato di noi, per far sì che anche lui possa essere felice e sentirsi amato. (Michela)
L’esperienza della GMG diocesana è stata un ‘esperienza fantastica, mi ha fatto capire tante cose in particolare quanto trascuriamo le piccole azioni che sono quelle che possono darci più soddisfazioni. Abbiamo avuto l’occasione di conoscere più persone provenienti da posti diversi e con vite differenti, ognuna con i suoi particolari e le sue specialità. In particolare una storia che mi ha colpito molto è stata la storia di un ragazzo che nell’età adolescenziale grazie alla sorella più grande ha iniziato a fare volontariato con le persone disabili e da quel giorno ha cominciato ad apprezzare tutti i piccoli gesti d’amore che queste persone gli donavano tutti i giorni. Da allora ha sempre continuato a fare volontariato e ora vive da 7 anni con una signora anziana costretta sulla sedia a rotelle ed è stato bellissimo vedere quanto questa signora possa essere felice nello stare con lui e nel sentirsi amata da una persona. Ci sono state tante storie di persone differenti e i temi erano tanti e diversi, sicuramente tra le testimonianze che ho ascoltato questa è stata sicuramente la più bella. (Gemma)