Che bello essere donna!

Oggi 8 marzo si celebra la festa internazionale della donna ed è una festa che non tanto amo perché, con tutto il rispetto della storia del come è nata questa festa, mi sembra una festa a metà: manca la corrispondente festa dell’uomo!

Ma oggi un post su un gruppo whatsapp della famiglia parrocchiale di un carissimo e grandissimo amico che ha da poco perso la sua mamma mi ha intenerita e ha messo nel mio cuore il desiderio di scrivere.

Tanti auguri a tutte le donne, mamme, figlie, zie e nonne.
Per ogni famiglia sono un tesoro, valgono molto più dell’oro….. donano speranza, fiducia e amore, sono rifugio per ogni cuore.
Sono vita, sono gioia ed ognuna ha la sua storia.. Sempre forti e combattive e molto spesso istintive, non si lasciano abbattere mai anche se si trovano nei guai…. Della famiglia son le colonne tanti auguri a tutte le DONNE

L’essere donna è un universo incredibile fatta di mistero, bellezza e tantissime potenzialità. Nella bibbia Eva e Maria, la mamma di Gesù, sono le donne per eccellenza ma ci sono tantissime figure femminili che rappresentano questo immenso universo.

La donna ha delle caratteristiche e delle peculiarità che si completano con quelle dell’uomo. “Maschio e femmina” Dio li creò e ognuno è dono per l’altro. Per quanto la scienza si possa impegnare non riuscirà mai a riprodurre delle identità così complesse e meravigliose come l’essere umano.

La società odierna, i media, le varie serie giovanili e simili sembrano spingere i giovani ad adottare la mentalità della teoria Gender in cui l’essere maschio o femmina possa essere un semplice fatto culturale e ognuno può scegliere in alcuni momenti della propria vita di voler cambiare sesso come se fosse un vestito che cambi in base alla stagione.

Ma la sessualità rappresenta un’identità ben precisa. Da qualche tempo negli uffici pubblici si è passati dalle espressioni “madre e padre” all’asettica e ambigua espressione che crea grandi confusioni “genitore 1 e genitore 2” (Chi è il genitore 1 e quale il 2? Dipende dai parametri che ciascuno adotta).

Viva la donna, viva l’uomo, viva la vita!

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