Click To Pray, il sito web per pregare con papa Francesco
Click To Prayhttps://www.clicktopray.org/
La Rete Mondiale di Preghiera del Papa lancia una nuova versione della sua piattaforma digitale Click To Pray 2.0 (Beta), l’applicazione ufficiale che aiuta a pregare con il Papa per le sfide dell’umanità e la missione della Chiesa. La nuova versione è stata presentata in Sala Stampa vaticana insieme al sito web di preghiera per il Sinodo
Debora Donnini e Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
La nuova versione di “Click To Pray” offre un’ampia varietà di proposte per pregare quotidianamente con Papa Francesco. Click To Pray, disponibile in 7 lingue, è un progetto che, dal suo lancio nel 2016, ha raggiunto più di 2,5 milioni di utenti in tutto il mondo, tra sito web, app, social network e newsletter. Ogni anno, più di 300.000 utenti pregano accanto a Papa Francesco per le sue intenzioni di preghiera. I dati vengono forniti dal comunicato che accompagna la presentazione della nuova versione di “Click To Pray”, avvenuta in Sala Stampa vaticana.
Inoltre, insieme alla Segreteria Generale del Sinodo e alla Unione Internazionale delle Superiore Generali, la Rete Mondiale di Preghiera del Papa presenta un sito web per pregare per una Chiesa sinodale, “dove tutto il popolo di Dio potrà condividere le proprie preghiere”, ha detto padre Frédéric Fornos, direttore internazionale della Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Tra le proposte anche quella di pregare per la Chiesa locale con le intenzioni di preghiera delle Conferenze Episcopali che lo desiderano. “Pregare per gli uni per altri non è una perdita di tempo – afferma – così come non è una perdita di tempo stare in silenzio al fianco di qualcuno che amiamo o che è malato. La preghiera è come il seme nell’oscurità della terra che darà frutto a suo tempo”.Ascolta l’intervista a padre Fornos
Non ci sarà un percorso sinodale ecclesiale senza la preghiera, ha poi detto il cardinale Mario Grech, segretario generale della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi, sottolineando che il motivo del percorso sinodale è anche stimolare il senso della Chiesa, risvegliare la Chiesa, che non è un progetto nostro, ma un progetto del Signore.
Maggiore interazione con varie reti e comunità
Sull’importanza di Click To Pray si è soffermato anche monsignor Lucio Ruiz, segretario del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, sottolineando come offra “uno spazio di comunità e sostegno nella e per la preghiera”. “Le novità della nuova piattaforma – spiega – propongono una maggiore interazione con varie reti e comunità ecclesiali, e di accompagnarci in modo personalizzato nella nostra vita spirituale”. “Dobbiamo anche sottolineare – ha proseguito monsignor Ruiz – l’importanza delle reti sociali del Papa per arrivare al cuore della gente, lì dove si trova, per accompagnarla nel suo cammino! Con Twitter, Instagram e il profilo di preghiera del Papa su Click To Pray, un’iniziativa realizzata in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione”.
Scuola e Agenda di preghiera
Su alcune novità si sofferma la dottoressa Bettina Raed, coordinatrice internazionale di “Click To Pray” e direttrice regionale della Rete di Preghiera del Papa in Argentina e Uruguay. Si tratta della Scuola di preghiera e dell’Agenda di preghiera. L’Agenda permette all’utente di organizzare i contenuti con cui vuole pregare e anche gli orari, mentre la Scuola di preghiera offre contenuti che aiutano a formare e approfondire la preghiera: molti di essi provengono dall’esperienza della catechesi di Papa Francesco e dal tesoro spirituale della Chiesa. “Click To Pray”, spiega ancora, aiuta a pregare per il processo sinodale collegandosi con i contenuti del sito di preghiera del Sinodo. Questi contenuti che saranno messi in evidenza, all’inizio includeranno le preghiere dei monasteri e delle chiese locali e in seguito quelle di tutto il popolo di Dio. E infine, “Click To Pray” mantiene la sua sezione del muro di preghiera, chiamata comunità in questa versione, dove le persone possono condividere la loro preghiera e pregare gli uni per gli altri. “È il luogo più importante per molti – afferma – dove si sentono accompagnati nelle loro difficoltà e nelle loro situazioni personali; e in questo senso abbiamo molte testimonianze di persone che ci dicono come Click To Pray li aiuta nella loro vita”.
Il sito di preghiera per il Sinodo
“Abbiamo sognato e realizzato questo sito, prayforthesynod.va, come uno spazio virtuale contemplativo, dove ogni credente potrà condividere la sua preghiera per una Chiesa sinodale”, sottolinea poi la dottoressa Patrizia Morgante, responsabile della comunicazione dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG). Il desiderio è di accompagnare tutto il percorso sinodale con un atteggiamento orante e di ascolto profondo, premessa indispensabile al discernimento comunitario al quale Papa Francesco invita tutta la Chiesa. Quindi, la possibilità di avere una comunità virtuale dove raccogliere le nostre preghiere “nutre la comunione e la partecipazione di tutte e tutti”. E dal primo novembre tutta la comunità ecclesiale mondiale è invitata a inviare le preghiere nelle diverse lingue per la pubblicazione.Ascolta l’intervista a Patrizia Morgante
Informazioni vengono offerte anche sulla nuova grafica che – spiega Juan Ignacio Castellaro, project Manager di “Click To Pray” – mette in risalto la preghiera del Santo Padre, ponendo al centro le sue intenzioni e le sue richieste speciali di preghiera. L’utente potrà, dunque, accedere a ciascuno di questi contenuti principali in modo semplice e intuitivo.
Il Santo Padre – viene spiegato ancora nel comunicato – ha il suo profilo di preghiera su “Click To Pray”, dove condivide le sue intenzioni di preghiera con tutta la comunità e ogni utente può accompagnarlo nella preghiera. La nuova versione evidenzia le intenzioni di Papa Francesco attraverso una rinnovata proposta grafica di interazione con gli utenti. Inoltre, Click To Pray offre la possibilità di generare uno spazio comunitario, dove ogni utente può pubblicare le proprie intenzioni e condividere le preghiere con tutta la rete.