San Salvo: “Siete una coppia che convive?”
Per cinque domeniche un momento speciale nella chiesa di San Giuseppe: “Vieni e vedi”: l’invito del parroco don Raimondo Artese e della comunità parrocchiale
Quanto stupore nell’amore che unisce un uomo e una donna! I due non sono più due ma divengono una cosa sola: un grande mistero carico di bellezza infinita.
Uno stupore che li conduce a scegliersi vicendevolmente e a condividere la propria esistenza giorno dopo giorno, ora dopo ora, attimo dopo attimo. Ognuno diviene in qualche modo responsabile dell’altro e viceversa e si impara a costruire una vita in tandem in cui ci si completa a vicenda.
La decisione di vivere insieme è segno di una relazione che vuole realmente orientarsi ad una prospettiva di stabilità. In questo grande mistero si può coinvolgere un papà speciale, un papà davvero molto speciale, che contempla questo grandissimo mistero d’amore: Dio.
Il parroco don Raimondo Artese insieme alla comunità parrocchiale di San Giuseppe fa un invito davvero speciale a tutte le coppie che convivono: “Vieni e vedi”. Per cinque domeniche nella Messa delle ore 10.00 e delle 11.30 ci sarà un momento di preghiera dedicato, un segno e la testimonianza di una coppia, sarebbe bella anche la testimonianza di qualche coppia che sta vivendo questo tempo di difficoltà.
I temi che faranno da sfondo alle Celebrazioni Eucaristiche, prendendo spunto dal Vangelo del giorno, sono:
Domenica 5 settembre
«Coraggio, non temete!» Possiamo avere accanto Dio, che ci sussurra le parole più dolci e imperiose. Non lo sentiamo. Possiamo aver vicino le persone più acute e più buone, che desiderano aiutarci. Non prestiamo attenzione.
Domenica 19 settembre
«La sapienza che viene dall’alto anzitutto è pura, poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti,» Il Battesimo ci ha inseriti nella morte del Signore, ci ha resi conformi al suo sacrificio. Questa è la radice della nostra esistenza cristiana, la sua sorgente profonda: il frutto deve essere l’umiltà,
l’esistenza deve essere un’esistenza donata nel servizio. È questo un punto centrale della vita cristiana. In essa, e dunque nella Chiesa, la logica delle “precedenze” è completamente rovesciata: il primo è colui che si fa il servo di tutti, come Gesù, il cui primato è stato posto dalla sua obbedienza ed immolazione sulla croce.
Domenica 3 ottobre
«Chi ripudia la propria moglie e ne sposa un’altra, commette adulterio verso di lei; e se lei, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio». Gesù
ci riporta «all’inizio della creazione», cioè al progetto fondamentale che Dio aveva in mente quando creò l’uomo e la donna. Dio aveva sognato per la coppia un’unità assoluta. Questo è il sogno di Dio per l’uomo e la donna.
Domenica 17 ottobre
«Chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore,» Egli propone in compenso una nuova economia sociale: quella di una comunità senza potere la cui
sola regola è servire, fino a offrire la propria vita per i fratelli, bevendo il calice fino all’ultima goccia. E per tutti i suoi membri, perché tutti sono fratelli.
Domenica 31 ottobre
«Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore… Amerai il tuo prossimo come te stesso.» L’amore verso Dio e l’amore verso il prossimo, sono due
comandamenti che si illuminano a vicenda come la coppia, come le due ante di una finestra. Non si ama Dio a metà e non si ama il prossimo solo quando ci fa piacere o fino a un certo punto. Dio non è un optional nella vita del credente, ma il centro della sua esistenza.
“La comunità parrocchiale di San Giuseppe vi attende con gioia”.
Per informazioni e testimonianze don Raimondo Artese: 348 781 4550